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Plexiglas: 5 buoni motivi per usarlo in espositori e allestimenti

Se espositori e allestimenti in plexiglas lasciano spesso a bocca aperta è merito delle particolari caratteristiche di questo materiale, ma anche della creatività e competenza di chi lo lavora.

Un dettaglio delle strutture in plexiglas nell’allestimento realizzato da Fusina per il brand Caovilla durante la Milano Fashion Week 2016.

Sottilissimo o spesso, completamente trasparente o saturo di colore, lucidissimo o satinato… la varietà di effetti che si possono ottenere con il plexiglas è talmente ampia che talvolta è difficile riconoscerlo in tutte le sue forme. Utilizzato spesso al posto del vetro, a cui somiglia molto, il plexiglas può essere impiegato in moltissimi contesti, da quello domestico a quello industriale e commerciale: si trova in piani per i mobili, tettoie, mensole, pannelli divisori, presidi antinfortunistici, insegne pubblicitarie. Ma è nelle soluzioni di design che si mettono in mostra le proprietà più spettacolari di questo materiale: allestimenti per fiere, vetrine e negozi, espositori modulari, da banco, da parete, teche, targhe, box ed elementi PoP (Point of purchase).

Ma cos’è il plexiglas?

Il nome tecnico del plexiglas è polimetilmetacrilato (PMMA), che indica un tipo particolare di resina. Lo sviluppo del processo chimico con cui nasce il plexiglas risale al 1928, in Germania, e il suo ingresso nel mercato è avvenuto nel 1933 su inziativa del chimico Otto Röhm e della sua industria.
Negli anni Settanta il fondatore di Fusina Carlo Bonato, con la moglie Lena, è stato tra i pionieri in Italia nella lavorazione del plexiglas, applicando a questo materiale tecniche che arrivano dal mondo della meccanica per ottenere risultati spettacolari: è stata esposta quest’anno alla mostra 1946 – 1975: alle radici dell’innovazione la scultura Arco, proprio di Carlo Bonato, divenuta il logo di Fusina.


5 buoni motivi per usare il plexiglas in espositori e allestimenti

A seconda delle esigenze, si può lavorare il plexiglas colato o estruso: il primo si ottiene dal raffreddamento, all’interno di uno stampo, del materiale semiliquido, mentre nel processo di estrusione la “pasta” di plexiglas viene trasformata in lastre di uno spessore predefinito. I vantaggi sono diversi: nel plexiglas estruso lo spessore è costante in tutti i punti della lastra (più adatto, quindi, a lavori che richiedono misure molto precise), mentre quello colato, più “puro” e trasparente, è ideale per creare opere artistiche.


In ogni caso, ci sono almeno 5 buone ragioni per scegliere espositori e altre soluzioni di retail design in plexiglas:

È come il vetro, ma più pratico: l’ottima trasparenza unita a una buona resistenza, anche all’azione degli agenti atmosferici, e leggerezza, rende il plexiglas ideale per creare supporti espositivi grandi e piccoli come vetrine, vetrinette, teche, box ed elementi d’arredo per negozi e spazi fieristici.

Può creare diversi effetti di colore: con l’aggiunta di diversi tipi di pigmenti in pasta, il plexiglas può produrre una bella varietà di effetti di luce e colore, dal semitrasparente al fluorescente.

Può essere stampato, oltre che inciso: grazie a strumenti come la stampante flatbed Mimaki che utilizziamo a Fusina, su un supporto in plexiglas possono essere riprodotti in alta qualità loghi, disegni, testi.

È un materiale termoplastico: può, quindi, essere piegato e modellato tramite riscaldamento, senza però richiedere temperature altissime.

È riciclabile: pur essendo un materiale plastico, il plexiglas è riciclabile al 100%. A Fusina l’attenzione per l’utilizzo di materiali ecocompatibili è sempre stato un valore: i nostri scarti industriali vengono infatti riutilizzati per le vernici bianche stradali (quelle che vediamo sull’asfalto).

Non finisce qui: un altro effetto davvero suggestivo è quello degli oggetti “sospesi” all’interno del plexiglas, che si può ottenere lavorandoli assieme al materiale colato. Se invece guardiamo alla superficie, a pareti e allestimenti dona grande leggerezza il plexiglas specchio, come quello usato da Fusina nel temporary showroom per Offwhite a Milano.


L’utilizzo innovativo del plexiglas come materia per dare forma alla creatività, oltre che alle esigenze pratiche, di brand e agenzie, è sempre stato nel DNA di Fusina.
L’esperienza ci ha sempre insegnato che nel nostro lavoro avere a disposizione un materiale prezioso e di qualità è importantissimo, ma non basta: quando controlliamo con precisione inferiore al millimetro le misure di una lastra, o lucidiamo a mano delle targhe una per una, sappiamo quanto quella manualità e “pazienza” artigiana, oltre alle competenze tecniche, sia un ingrediente indispensabile per avere successo.

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